dd1012 sensore infrarosso volumetrico doppia tecnologia

Sensore di Movimento Aritech

 

 

E’ definito piroelettrico un cristallo che accumula cariche opposte sulle sue facce in seguito ad una variazione di temperatura. La faccia caricata positivamente è definita “polo analogo” mentre la faccia opposta è il “polo antilogo“.

 

Rilevatore Piroelettrico Slide

 

Tra i più conosciuti materiali piroelettrici naturali abbiamo la Tormalina. Oggigiorno è possibile realizzare materiali piroelettrici in laboratorio per evidenti necessità nella varietà dei campi di applicazione. I più usati nel campo dell’antintrusione sono il nitruro di Gallio (GaN) e il nitruro di Cesio (CsNO3).

Tormalina

La Tormalina può generare fenomeni piroelettrici

 

La scoperta delle capacità piroelettriche dei minerali risale al 1824 ad opera di D. Brewster che ne osservò e documentò il fenomeno. La piroelettricità era probabilmente già conosciuta dagli antichi, infatti secondo il filosofo e botanico greco Teofrasto (discepolo di Aristotele del 300 a.c. circa)  il “lincurium” (forse Tormalina) era in grado di attirare corpi leggeri quando sottoposto a riscaldamento.

Come si legano quindi i minerali piroelettrici con i sistemi di allarme nelle vostre case o nelle vostre aziende? Scopriamolo insieme.

Il risultato da noi richiesto è rilevare la presenza di movimento in un’area specifica per generare così un segnale che verrà legato all’attuazione di un allarme acustico insieme ad altre funzioni.

Ogni oggetto con temperatura superiore allo zero assoluto genera energia sotto forma di radiazioni luminose: una variazione di temperatura nel normale ambiente in cui si muove. E’ proprio il cristallo piroelettrico ad “individuare” questa variazione di temperatura andando così, tramite un apposito circuito di elaborazione elettronica al quale è integrato, a generare l’eccitazione di un relè che scambiando chiude un contatto, inviando così la segnalazione alla centrale di allarme.

E’ sufficiente quindi “memorizzare” lo stato ambientale al momento dell’installazione del sensore per poi garantire l’attivazione di un’uscita quando questo stato varia. E’ evidente come le variazioni ambientali di temperatura vadano a modificare la sensibilità dei sensori piroelettrici ed è quindi preferibile utilizzarli in applicazioni parallele con contatti magnetici sugli infissi in caso di protezione all’esterno del perimetro primario.

 

sensore piroelettrico dimensione

Dimensioni di un sensore piroelettrico

 

 

Installare solo il sensore infrarosso PIR, senza l’ausilio dei componenti consigliati come da norma EN 50131 (CEI 79), abbassa notevolmente il grado totale di sicurezza (rimandiamo alla nostra guida base sui sistemi antintrusione per una parziale consultazione della norma).

Da qualche tempo l’applicazione del sensore infrarosso si è proiettata sugli usi da esterno. Era evidente la necessità di individuare gli intrusi non solo al momento dell’apertura dell’infisso ma anche nel momento dell’ingresso nella proprietà privata.

Per quanto possa sembrare sufficiente installare sul balcone un sensore volumetrico da esterno che copre 4-5 finestre (e sicuramente economicamente più favorevole) questo non è del tutto positivo dal punto di vista della sicurezza. A Digitec consigliamo di applicare come primo “guscio” di sicurezza i classici contatti magnetici a porte e finestre applicando in alcuni punti strategici (o in tutte le finestre) dei sensori inerziali (anche detti “sismici”) e solo in seguito a questa configurazione base ampliare con sensore infrarosso volumetrico da esterno. Installare solo sensori perimetrali esterni può essere vantaggioso per l’installatore poiché il lavoro si riduce notevolmente in vista di un chiaro profitto dovuto al connubio velocità di installazione – elevato costo dei perimetrali esterni ma non sempre è la migliore soluzione per la sicurezza del committente.

Solo un sopralluogo potrà chiarire la corretta configurazione dei sensori.

La sicurezza è nella scala primaria delle necessità, non fatevi irretire da sistemi a bassissimo costo (e bassa sicurezza). Optate per una soluzione di media entità sapendo che chi ha realizzato il vostro impianto è in grado di farlo e lo fa da decenni con soddisfazione e professionalità. Perchè di SICUREZZA vive.  Installiamo impianti di allarme, videosorveglianza, antincendio, nebbiogeni e controllo accessi nella provincia di Teramo come in tutto l’Abruzzo.