Vi è mai capitato di discutere con amici e familiari o vicini della presenza di strani simboli sui citofoni o sui muri dopo un furto?

 

giornali e furti

Uno degli articoli che periodicamente indica la simbologia del furto

 

codice dei ladri anni '80

Primi documenti trasmessi

Intanto prediciamo che, quella dell’interpretazione dei simboli sulle mura o sui citofoni, si tratta di una leggenda metropolitana che risale addirittura ai primi anni ’80, ripresa più e più volte dai giornali locali con cadenza stagionale. Cercando su Google possiamo senza dubbio trovare questa notizia almeno 1-2 volte per testata all’anno, con gli stessi identici contenuti. Spesso anche alcuni comandi delle Forze dell’Ordine cedono a queste notizie emanando avvisi ufficiali sul codice dei ladri alla popolazione civile non facendo altro che incrementare il propagarsi della psicosi. Il successo di questa “bufala” nel collettivo è probabilmente dovuto al retaggio biblico proveniente dalla casa segnata per sfuggire al giudizio dell’angelo della morte (Esodo) durante lo svilupparsi di una delle celeberrime piaghe, in concomitanza ad una delle nostre paure più profonde: la paura del diverso.

Questo ha generato appunto negli anni ’80 il primo volantino scritto a macchina che potete trovare a fianco.

Da poco sono apparse anche immagini digitalizzate che riportano questi simboli con alcune piccole modifiche a piacere dell’utente modificatore, facendo trasformare sempre di più il documento in un modo di ricevere “click” dalla rete.

Senza dubbio la versione italiana più diffusa sembra derivare dalla simbologia degli hobo e degli zingari francesi. Con “Hobo” si indica un individuo che segue l’omonimo movimento culturale, caratterizzato dalla mancanza di una fissa dimora, dal nomadismo volontario e dalla ricerca di lavori stagionali in zone sempre differenti. Ricordiamo come appartenenti a questa cultura gli scrittori Jack London e Jack Kerouac. Associare questa simbologia del furto con la cultura Hobo è già di per sè una contraddizione poichè gli appartenenti a questa corrente culturale aberrano l’uso del furto al fine della loro sopravvivenza.

Esaminiamo ad esempio il rombo, simbolo semplice e facilmente individuabile. Il rombo nella simbologia hobo significa “qui vive gente generosa, ma comportatevi bene mostrando rispetto“, mentre nella simbologia degli zingari francesi significa “qui non vive nessuno” . Tutto questo viene poi distorto nella locandina diramata in “casa disabitata“. I quattro cerchi invece, che hanno il significato hobo di “qua vive gente molto ospitale” viene tradotto dai media in “casa molto buona da derubare“.

La simbologia hobo è stata spesso usata con la sua funziona comunicativa per evidenziare in quali luoghi ricevere riparo e assistenza, dove poter trovare acqua o cibo ma mai storicamente è risultata asservita a scopi di furto e rapina. Per approfondimenti richiamiamo Wikipedia nella quale potrete trovare ulteriori informazioni sull’argomento (Fonte: Hobo, Wikipedia).

 

 

Simbologia del furto

Il Codice dei ladri ai giorni nostri

 

 

Ultima riflessione spetta agli attuali sistemi di comunicazione che potrebbero essere ben più efficacemente utilizzati per programmare furti e rapine. Con tutte le comunità online esistenti e di ben difficile individuazione (se non invitati) non risulterebbe più semplice scambiarsi informazioni nascoste e inaccessibili in rete piuttosto che andare in giro a “marcare” citofoni e muri?

In ogni caso, ognuno è libero di deturpare la facciata del proprio muro o di incidere inutilmente il proprio citofono con un cerchio contenente una X (“niente di interessante”).

Speriamo di essere stati esaurienti e di aver sfatato uno dei miti più ricorrenti e cliccati della rete: quello relativo alla simbologia del furto.